04 marzo 2011

Attacco al solare

Solar Fabrik - Friburgo
Nelle ultime settimane si è fatto un gran parlare di come le rinnovabili - ed in particolare il fotovoltaico - costino troppo, arrivando il più delle volte a definire chi ha investito in queste forme energetiche "...ecofurbi che guadagnano incassando gli incentivi pagati dagli italiani attraverso le bollette della corrente" [cit. il Sole 24 Ore del 9 febbraio]... c'è chi ha detto di peggio,ovviamente.

E allora chiariamo noi un paio di cosette riguardo a quei 8 GWh di pannelli solari, ai loro costi e a quelli di altre fonti energetiche che tanto rinnovabili non sono!

8 GWh di impianti fotovoltaici, stimando una produzione annua di 1.100 kWh per kW di potenza di picco installata (dato che potrebbe andare bene se tutti gli impianti fossero situati nell'Italia settentrionale, ma nella pratica estremamente pessimistico, in quanto buona parte di questi sono installati in zone caratterizzate da un irraggiamento molto più alto), significano su base annua:

  • soddisfare completamente i fabbisogni di energia elettrica delle abitazioni di circa 7.074.000 persone, cioè l'11,75% della popolazione nazionale (ad oggi 60.221.000 persone);  
  • non emettere 4.664.000 tonnellate di anidride carbonica;
  • non emettere 13.675 tonnellate di ossidi di azoto;
  • € 60.632.000,00 di minori costi legati al mancato rispetto del protocollo di Kyoto per le emissioni di cui sopra (oltre UN MILIARDO e 212 milioni di € alla fine del conto energia);
  • produrre energia pari al 3% circa del fabbisogno nazionale.
  • risparmiare l'equivalente di quasi 2.089.277 tonnellate di petrolio, vale a dire il quantitativo complessivo di greggio che viene importato da Egitto e Algeria messi assieme, o a quello che l'Italia acquista dai paesi dell'Europa occidentale (i giacimenti nel nostro paese producono circa 5 milioni di tonnellate di greggio l'anno). Per acquistare 2,089 milioni di tonnellate di petrolio ad oggi si dovrebbero spendere € 1.380.670.000,00. Siccome il prezzo del greggio difficilmente calerà da qui a vent'anni, il valore del greggio risparmiato sarà di molto superiore a 1,38 miliardi x 20;
  • dare lavoro a 120.000 persone, avete un'idea di quante centinaia di milioni di Euro costerebbe mantenere in cassa integrazione per un anno un tale numero di lavoratori?

Ora alcune piccole considerazioni.

L'ammontare complessivo di incentivi che si andranno ad erogare da qui al 2031 per quei 8 GWh di fotovoltaico sono una settantina di miliardi, sono tanti - è vero - tuttavia scandalosamente si evita di dire che a 40 miliardi ammontano le regalie fatte in gran parte ai petrolieri a mezzo del CIP6.

Se sottraggo dai 70 miliardi del fotovoltaico il valore del greggio risparmiato ottengo circa 42-43 miliardi di €, con la fondamentale differenza che i costi sanitari dell'energia prodotta con il fotovoltaico sono pari a zero.

Non si può dire altrettanto dell'energia generata con fonti fossili... e allora, quanto valgono i polmoni dei nostri figli? Più dei tre Euro al mese tanto paventati da questo o quel faccendiere?

La verità è che il fotovoltaico, e le rinnovabili in genere - con la loro crescita rapidissima - fanno paura, soprattuto a chi vorrebbe incrementare le dipendenze energetiche italiane, magari aggiungendo l'uranio nella lista spese estere.

E infine una non trascurabile nota: una famiglia che investe in un impianto solare, con un minimo di attenzione (polizze assicurative) mette al sicuro il capitale investito per vent'anni, con un rendimento garantito ad un tasso che nessun istituto bancario può offrire.

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