24 dicembre 2011

Ciò che resta di una stella? Una rosa

Puppis A - la supernova a forma di rosa

"E' bello sapere di essere solo una delle tante..." disse la stellina

"Non capisco, lo dici come fosse una cosa brutta" replicò la Luna

"Per te è facile... ti dedicano canzoni, sei ritratta nelle opere d'arte e da sempre incornici i sogni degli uomini..."

"Forse sei tu a non capire che se provassi a considerarmi per ciò che realmente sono mi vedresti come un blocco di roccia che, sospeso nel vuoto più tetro, si distingue dal nulla solamente perchè la Terra lo tiene vicino a sè, impedendo che si perda. Non mi mostro mai interamente e ciò che mi rende speciale non è altro che la luce delle stelle che spaccio per mia. Io non ho mai indicato la via di casa a nessuno, cosa che invece tu e le tante altre tue sorelle fate da sempre. Come vedi è tutta una questione di punti di vista"

"Punti di vista?"

"Come puoi pretendere di giudicarti oggettivamente se ti osservi usando gli occhi dei piccoli uomini che celebrano l'apparenza o di qualcosa che non ha virtù come me? Tu sarai luce, calore e vita, anche quando non sarò che un sasso consunto e butterato. Quando moriremo, io non sarò che polvere, mentre tu improvviserai uno spettacolo con il quale il mio pallido e monotono sorgere e tramontare non potrà mai competere. E ti dico queste cose per quanto posso vedere da dove sono..."

La sonda statunitense WISE ha ripreso all'infrarosso ciò che resta di una stella spentasi da 3.700 anni (chiamata Puppis A) e che appare come una gigantesca rosa rossa su uno sfondo verde (i gas incendiati di un'altra supernova, esplosa circa 12.000 anni fa).
La "rosa" osservata dal telescopio orbitale ai raggi X Chandra risulta invece viola su uno sfondo nero.
Se non è uno spettacolo questo.

Puppis A - la supernova a forma di rosa  (immagine ai raggi X)

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