05 gennaio 2013

Superman

Superman - 1988 coin op title
Superman è stato un coin-op atipico, non difficile, che poteva regalare divertimento prolungato anche a giocatori relativamente inesperti e dotati di riflessi non proprio fulminei. A prima vista, sul piano commerciale, sembrava un'idiozia (lunghe partite = meno soldi), ma in realtà davanti al cabinato c'era sempre qualcuno... anzi più d'uno, dato che il prodotto Taito incoraggiava il gioco in doppio.

Superman coin op

Quello che colpiva di Superman, oltre alla grafica colorata, fumettosa e ben realizzata, era la presenza di una sorta di clone rosso dell'uomo di Krypton, dotato dei suoi medesimi poteri, e le cui movenze potevano essere controllate dal giocatore numero due.

Superman coin op


Non si è mai capito se tale personaggio fosse realmente un clone oppure il Superman Rosso comparso in un'albo della DC Comics dei tardi anni Sessanta (in quel caso sarebbe il prodotto di una macchina realizzata dallo stesso Superman per divenire più intelligente...), fatto sta che la combinazione cromatica del suo costume faceva ricordare un tizio messosi a girare in mutande, calzini e lenzuolo dopo aver preso troppo sole...


Torniamo al gioco, che alternava ripetutamente due quadri di tipo beat'em up semplificato (quando Superman si trova lungo le strade delle città o è in fase ascendente/discendente (verso la cima dei grattacieli, le fogne o le caverne) a un quadro di tipo shot'em up (fasi di volo orizzontale).

Superman coin op


Oltre ai pugni e ai calci i paladini della giustizia potevano contare sullo sguardo laser (solo nelle fasi di volo orizzontale) e sul fido pugno energetico a caricamento, dotato di grande potenza, ma che lasciava in balìa degli avversari, incapaci di muoversi (potendo però girarsi a destra e sinistra).


Eliminando gli avversari con il pugno caricato di cui sopra, oppure utilizzando oggetti di vario tipo (dai bidoni della spazzatura alle Ferrari Testarossa) si potevano ricevere tre diversi tipi di bonus, sotto forma di cristalli volanti: gli azzurri ricaricavano di una sottounità la "vita" (5 sottounità = 1 vita), i gialli permettevano di scagliare all'istante un pugno molto potente (utile contro i boss di fine livello) e i rossi distruggevano tutti gli oggetti presenti su schermo (missili, meteoriti, asteroidi, ecc.).

Superman coin op - shot'em up stage


Veniamo alle note dolenti. La bella grafica non era supportata da una realizzazione tecnica altrettanto curata: i nemici uscivano sempre dalle medesime posizioni, utilizzando all'infinito lo stesso, semplicistico path comportamentale. Il parallasse era sostanzialmente assente (cosa avvertibile in maniera più marcata nelle vasi di volo), e i bonus erano regalati con troppa allegria, in misura spopositata. Per contro nei quadri avanzati i nemici diventavano all'improvviso cattivissimi e letali, annientando il giocatore che si era illuso di poter salvare la Terra con un solo gettone.


Superman rimane un gioco divertente, sia in singolo che nel doppio cooperativo, da provare o riscoprire, e che se avesse goduto di una maggiore attenzione in fase realizzativa avrebbe potuto essere un cult.

Superman coin op - White House

Purtroppo l'unico videogioco sull'uomo d'accio che abbia gradito, non fu mai convertito sui sistemi casalinghi dell'epoca... forse fu anche per questo motivo che in alcune sale giochi resistette sino alla fine degli anni Novanta.


Pro:
grafica ben realizzata
il gioco in doppio
Superman è Superman

Contro: Superman Rosso non è Superman
realizzazione tecnica
meccanica di gioco semplicistica
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Giudizio globale:voto AT discreto

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