24 luglio 2011

Quanto è pulito il carbone pulito

Se l'ENEL e la Regione Veneto spingono tanto per riconvertire la centrale termoelettrica di Porto Tolle a carbone "pulito", affermando che la situazione ambientale non peggiorerà rispetto a quella attuale ma, anzi, migliorerà decisamente, perchè questi ambientalisti cattivi (unitamente agli albergatori, alla Regione Emilia Romagna e a un sacco di altra gente) continuano ad opporsi così fermamente?

Andiamo quindi ad analizzare le emissioni (gassose e solide) di questo impianto che proprio così pulito, almeno da quanto emerge dai documenti depositati presso il Ministero dell'Ambiente, proprio non sembra essere.

Confrontando le emissioni in aria di un impianto a turbogas di pari potenza (2.000 MWe) con quelle della centrale ENEL a carbone "pulito" ci si accorge, anche avendo poca dimestichezza con grafici e numeri, che qualcosa non quadra con le dichiarazioni di politici e amministratori della società elettrica:  dai camini uscirebbero quantitativi di biossido di zolfo, monossido di carbonio e polveri enormemente superiori rispetto a quelli che verrebbero prodotti convertendo l'impianto a gas naturale.


Per inciso il biossido di zolfo (SO2) è considerato il più pericoloso degli inquinanti atmosferici, soprattutto per i bambini, gli anziani e le persone soggette a malattie respiratorie croniche. I suoi effetti inoltre risultano amplificati in tutti quegli ambienti nei quali vi sia la presenza di nebbia (guarda caso la Pianura Padana).
Il biossido di zolfo è anche il principale responsabile delle piogge acide, che oltre a colpire la vegetazione hanno effetti non proprio simpatici anche sui corpi idrici, soprattutto quelli con scarso ricambio d'acqua... e l'impianto sarebbe proprio in un parco, alle foci del Po e nel bel mezzo della laguna di Venezia.

Siccome l'SO2 potrebbe non essere abbastanza pericoloso, il carbone "pulito" sarebbe responsabile anche di  maggiori emissioni di monossido di carbonio (CO) per oltre 9.000 tonnellate l'anno. Ovviamente nel catino padano, che essendo circondato da Alpi e Appennini dispone di un ricambio d'aria nullo o quasi.  


Forse si definisce carbone "pulito" perchè per funzionare la centrale necessiterebbe di un quantitativo mostruosamente elevato d'acqua rispetto agli impianti a turbogas con raffreddamento a circuito chiuso e sistemi di recupero delle precipitazioni.


Abbiamo confrontato le emissioni in atmosfera, vediamo ora cosa uscirebbe dall'impianto a carbone e che dovrebbe essere trasportato a mezzo di camion: 250.000 tonnellate l'anno di gesso di scarto, 6.000 tonnellate di fanghi e 5.000 di sali cristallizzati. Oltre alle 4.150.000 tonnellate l'anno di carbone (trasportato via mare) si utilizzerebbero anche 150.000 tonnellate l'anno di calcare e 10.800 tonnellate di urea, sempre movimentate via gomma.
I mezzi pesanti che andrebbero ogni anno a invadere le strade per trasportare tali materiali sarebbero circa 15.000. Messi in fila uno dietro l'altro formerebbero una coda di 128 chilometri.
Vediamo graficamente quanti sarebbero.... giusto per farci un'idea.


Vi sembrano tanti? Beh questi in realtà sono solo 1.500 e ciò significa che per avere un'idea precisa dell'incremento di traffico che vi sarà dovreste tornare all'inizio di questa pagina, e riscorrerla per altre 9 volte!

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