02 febbraio 2014

Pulizia, qualità e importanza dei dati

Il continuo aumento della capacità delle memorie di massa (parzialmente rallentato dalle alluvioni Thailandesi del 2011) e la progressiva digitalizzazione di tutti gli strumenti lavorativi del terziario e di intrattenimento, ci ha portato a riversare enormi e sempre crescenti quantità di informazioni nei computer.

Ciò ha moltissimi pregi: le nostre fotografie non sbiadiranno mai, possono essere spedite alla zia australiana senza dover stipulare un patto di sangue con il corriere, le e-mail arrivano subito a destinazione, effettuare pagamenti on-line ci permette di saltare le lunghe code alla posta.

Ogni medaglia ha però il suo rovescio, ed affidare ricordi e documenti importanti a delle scatolette metalliche al cui interno girano sottovuoto e a folli velocità dei dischi magnetici comporta anche possibili inconvenienti, che non dobbiamo trascurare nel modo più assoluto.
Prima di tutto però è necessario pensare a come stiamo riempendo i Gigabyte dei nostri hard-disk...
Potremmo risolvere la questione con un "Ma che t'importa? Fatti nostri!".
Sarebbe un errore, perché a seconda delle dimensioni (e del contenuto) dei nostri archivi digitali dovremmo affrontare il problema del backup in modo diverso.

UNO SGUARDO AL PASSATO

Verso la metà degli anni novanta i CD masterizzabili costituivano un metodo piuttosto economico e dalla grande capacità che permetteva di mettere al sicuro i propri files: le fotografie digitali (acquisite tramite scanner) avevano dimensioni e risoluzioni molto basse, i documenti di Word non occupavano molto più spazio che i files di testo, gli MP3 in circolazione non erano molti e ai filmati digitali in alta risoluzione non si pensava nemmeno. 700 Mbyte potevano bastare anche nella maggior parte degli ambiti aziendali. Oggi gli 8,5 Gbyte di un DVD masterizzabile non sono sufficienti nel modo più assoluto... e comunque ci sarebbero le più comode, capienti, resistenti e meno ingombranti chiavette USB. Ma la questione rimane... il nostro archivio digitale ci sta in 64 Gigabyte?

UN PICCOLO ESEMPIO

Un paio di settimane fa mi sono occupato di un problema di backup in un'azienda di una quindicina di dipendenti: unità LTO danneggiata e hard disk del server (acquistato solo un paio d'anni or sono) prossimi alla saturazione. Gli archivi stavano crescendo in misura notevole, anche a causa... della carta intestata. Il logo aziendale inserito nei documenti di testo era in un formato sbagliato, e portava ogni file a pesare ben 5.000 Kbyte (contro i 70-75 necessari sostituendo lo stesso con un'immagine PNG). Moltiplicate tale spreco di spazio per qualche migliaio di volte e avrete un'idea (di parte) del problema. Questo è solo un esempio di dati dalle indubbie qualità e importanza, ma dalla scarsissima pulizia: le informazioni essenziali per l'impresa erano “annegate” in un mare di bytes inutili ed ingombranti. Per salvare ciò che interessava l'azienda si doveva sobbarcare anche il carico di migliaia di mal compressi loghi.

MA A CASA... 

...è quasi impossibile che un problema simile si verifichi, è vero. Magari il grosso del tuo archivio è costituito da foto. Ricordi preziosi. Anche in questo caso però sarebbe bene verificare il formato di registrazione, oltre che il numero degli scatti: il centinaio di foto della gita in montagna serve assolutamente in TIFF o addirittura in RAW? E vale la pena conservare proprio tutte e cento quelle foto? Dei sei scatti all'albero dal tronco singolare cinque non si potrebbero eliminare? Sei così affezionato alle foto fuori fuoco da non potertene proprio liberare, oppure si tratta di un lavoro che hai sempre rimandato?
La raccolta di filmati prelevati da YouTube nei quali gente di ogni nazione si fa male nei modi più assurdi sarà anche divertente (per te), ma non penso ti dovresti affannare a inserirla tra le cose “da salvare”: dovesse succedere un guaio potrai sempre recuperarla di nuovo da Internet. Sarà facile, anche se noioso e occorrerà tempo. Nessuno invece potrà ridarti la tua corrispondenza privata e le foto che hai scattato alla tua famiglia.

RICAPITOLANDO 

  • controlla il formato e le dimensioni dei tuoi documenti, delle tue foto e dei tuoi filmati;
  • elimina i file duplicati (ci sono programmi che possono effettuare questo controllo al posto tuo);
  • elimina le foto venute male (se sono simili a scatti ben riusciti);
  • elimina le foto molto simili a scatti ben riusciti;
  • non includere nel backup directory temporanee;
  • usa le playlist e non limitarti a copiare più volte gli MP3 per realizzare raccolte e compilation;
  • i filmati una volta “sistemati” possono essere archiviati su DVD o Blue-Ray e rimossi dagli hard disk;
  • se sei a corto di spazio puoi pensare di trasferire i cosiddetti “dati freddi” (quelli a cui accedi raramente) su DVD o Blue-Ray.

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