18 aprile 2010

Commodore Free Magazine, la comunità della grande C sopravvive!

Commodore Free Magazine logo

La produzione del Commodore Vic 20 è cessata nel 1985 e quelle del Commodore 64 dell'Amiga nel 1994.

Venticinque anni nel mondo informatico equivalgono pressapoco ad un paio di millenni di storia della specie umana, tuttavia anche ai giorni nostri questi sistemi orami ultradatati, ma ai quali si deve l'alfabetizzazione digitale cominciata negli anni '80, continuano ad avere un discreto numero di appassionati.

Commodore Free Magazine è un mensile digitale (esce in formato PDF, HTML, TXT o SEQ) che raccoglie sia articoli e materiale vintage riguardante i prodotti della grande C= che le novità reperite dai più remoti angoli della Terra... dandoci un'occhiata potreste scoprire che qualcuno è riuscito a trasformare un C64 in un client per Twitter, che il mese successivo qualcun altro è riuscito ad andare oltre, facendo la stessa cosa con un VIC20, che da qualche parte in Europa dei motori industriali vengono controllati con un C64, che il programmatore italiano di uno sparatutto uscito nel 1992 ha rilasciato una nuova versione della sua creazione, priva stavolta di alcuni bug.

E' impressionante constatare l'ingegno e la fantasia che emergono da alcune realizzazioni, sia dal lato software che hardware: come non citare l'emulatore del  floppy disk driver 1541 basato su scheda SD? O il circuito per usare una coppia di joystick a 9 pin su PC dotati di porta USB? O il clone di Doom su C64?

L'unico appunto che si può muovere agli autori di Commodore Free Magazine sta nell'uso del software utilizzato per la creazione dei PDF, che non converte i link e che vi obbligherà, nel caso intendiate approfondire qualche argomento, ricorrere ad un fastidioso copia-incolla.  

Concludo con una piccola chicca, ovvero il confronto della famosa immagine della maschera di Tutankamon creata con il Deluxe Paint di Electronic Arts e che può rendere l'idea della superiorità grafica dei computers Commodore Amiga a metà anni '80... rispetto ai personal computer IBM compatibili, che costavano circa il triplo e offrivano i risultati che vi lascio commentare.

confronto immagine Amiga e PC IBM 1985

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